lunedì 3 settembre 2012

Montuolo

Una recentissima visita in lucchesia mi ha fatto tornare alla mente gli anni del lavoro (mal organizzato e mal retribuito) in azienda e i conseguenti viaggi, quotidiani e interminabili, su di un treno troppo sporco e perennemente in ritardo. In uno di questi viaggi (15 settembre 2006) mi accorsi dell'esistenza di quella folkloristica e anacronistica stazioncina. Vi ripropongo i miei pensieri perché lo stato d'animo è il medesimo...

Alla stazione di Montuolo il treno non ferma più. Scivola via con la sua disarmante pigrizia, strisciando sui rovi bagnati e invadenti in questo spettro di settembre. Eppure un tempo ci sarà pur stato qualcuno ad aspettare un convoglio e una voce da grammofono avrà pur scandito le altisonanti parole: "Montuolo, stazione di Montuolo!". Oggi no e seduto sulla panchina, davanti a vetri infranti e proprio sotto le lettere in rilievo che battezzano la località, c’è un bambino vagamente obeso che guarda i treni che non fermano. Io non riesco a trattenere un velato ghigno sotto i baffi.
"Lasciamo perdere il fatto che i baffi non li hai, comunque il ghigno beffardo te lo potevi anche risparmiare! Credi di poter passare di qua e ridere del nome del mio paese senza treni? Fatti un esame di coscienza: stai raccontando una cosa senza senso e di nessun interesse! A chi credi possa importare di leggere riguardo ad una stazione fantasma e un bambino (sorvolo sull’appellativo "obeso") che non ha niente da fare? Considera la tua pochezza: non sei in grado di costruire storie. In quello che racconti non c’è una trama, non succede nulla, proprio come nella tua vita reale. Avresti potuto perlomeno narrare della tragica fine di mia nonna, in concomitanza del primo treno che non si fermò, o dei nubifragi dello scorso autunno…le disgrazie sono molto premiate dagli ascolti! E invece niente, ti stai rigirando attorno a un grappolo di parole inutili, senza scampo. Sei patetico."
Bambino smodatamente obeso, credo di aver capito perché a Montuolo non fermano più treni; se tutti gli abitanti di queste quattro case sono rompicoglioni come te, vedrai che tra poco non fermeranno più nemmeno gli autobus! E, così pensando, mi sono grattato il naso.