lunedì 26 novembre 2012

Nel mondo di Albolo



tratta da ilmondodialbolo (splinder), mercoledì 01 marzo 20
 

L’altra notte un FOLLETTO mi chiedeva che cosa ci fosse nel mondo di Albolo. Io non sono abituato a dare confidenza agli aspirapolvere, però ho fatto un’eccezione e ci ho pensato su…
Bene, innanzitutto nel mondo di Albolo non ci sono pesci o, meglio, ci sono ma nessuno li pesca e soprattutto nessuno li cucina. Non ci sono gechi perché mi fanno schifo. La flora è rigogliosa ma non infestante. Nel mondo di Albolo non c’è un progresso fine a se stesso. In alcune strade c’è chi ancora si sposta con il carro a buoi e nessuno penserebbe di abbattere l’ameno e secolare Boschetto dei Debiti per costruirci un McDonald. Che comunque non ci sarebbe, perché nel mondo di Albolo i panini di plastica non esistono (fatta eccezione per quelli di plastica idrosolubile, ma solo per carnevale).
Nel mondo di Albolo non si fanno troppi progetti sul futuro e, quei pochi che si fanno, per fortuna non sono curati da ingegneri. Non ci sono ponti sugli stretti e non ha senso fare una linea ferroviaria ad alta velocità. Nel mondo di Albolo i treni sono tutti a bassa o scoraggiante velocità, però arrivano sempre in orario e sono affidabili.
Nel mondo di Albolo la prepotenza e l’astio sono banditi (e non nel senso che assaltano le diligenze). Chi alza la voce, soprattutto in treno la mattina tra le 6 e le 9, viene soppresso. Nel mondo di Albolo è stato brillantemente risolto il problema dell’immigrazione; infatti nessuno trova affascinante o vantaggioso entrare nel mondo di Albolo, dato che è un mondo senza ricchezza eccessiva. Del resto nel mondo di Albolo nessuno è interessato ad averla; per fare alcuni esempi, nessuno si preoccupa di comprare una TV al plasma da 13 milioni di pollici e qualche anulare, nessuno si rincoglionisce davanti alla play station per ore e nessuno è così stolto da innamorarsi di una Mercedes.
Nel mondo di Albolo c’è il pane che non fa ingrassare, c’è il gelato che fa bene all’ipertensione, il pandoro che cura il diabete, la panna che purifica l’organismo... C’è – è vero - la pellagra ma è l’unica malattia di un certo rilievo e ha un nome buffo.
Nel mondo di Albolo c’è il mare ed è immenso e commovente al tramonto e nel mondo di Albolo nessuno si sognerebbe di interrare i golfi, dragare i fondali, violentare la natura per fare spazio a montagne di container senza poesia.
Ma nel mondo di Albolo chi sbaglia ha sempre un’occasione di riscatto e chi non si redime non viene sottoposto a pene da girone dantesco; semplicemente non esiste più ed è come se non fosse mai esistito. E’uno dei pochi vantaggi di avere un mondo di fantasia.