giovedì 13 dicembre 2012

Favoletta



Tratta da ilmondodialbolo, 26 gennaio 2006


Una bimba triste mi ha chiesto di raccontarle una favola su una bimba triste; non mi ritengo all'altezza ma ci provo, anche per evadere un po' nel mondo della fantasia...
 
 C’era una volta una bella bambina triste che viveva in un castello cupo. In effetti la bambina non era sempre stata triste ma la era diventata da quando la malvagia strega Tubinga le aveva fatto il terribile sortilegio della paura. Tale incantesimo consisteva nel fatto che chiunque vedesse la bambina triste veniva immediatamente colto da un senso di panico irrefrenabile, che spesso esternava con urla e imbarazzanti peti. La bambina ben presto si trovò sola, dato che anche i familiari non volevano vederla ed erano fuggiti in Australia. La sventurata chiese alla strega Tubinga il perché di quell’accanimento contro di lei, creatura innocente che non aveva fatto mai del male ad alcuno. Sensata fu la di lei risposta: " Se fossi stata una strega buona avrei fatto sortilegi solo agli empi; ma, dato che Albolo mi ha definita malvagia, faccio un po’ i sortilegi a chi mi pare e vaff….!" 



La povera bambina triste cercò per anni qualcuno che la potesse aiutare, ma tutti, alla sua vista, si dileguavano. Alla fine incontrò una simpatica fatina che le disse: "L’unica persona che può salvarti è la strega Tubinga stessa ma nessuno ha avuto mai il coraggio di chiederle di tornare sui suoi passi." Detto questo, urlando di paura, sparì in una nuvola di metano. La bambina triste e speranzosa si incamminò verso il tenebroso bosco dei debiti, dove abitava la strega cattiva. Per mimetizzarsi nel buio della notte e cogliere di sorpresa la strega, si avvolse in un mantello scuro e procedette a tastoni tra gli alberi. Ad un certo punto incontrò un ferocissimo lupo che le disse: "Che bocca grande che hai…" ed ella, calma, di rimando: "Lupo, primo mi sa che hai sbagliato storia, secondo hai comunque invertito le parti, terzo sei daltonico perché il mio cappuccio è nero." "Non vi avevo riflettuto" disse il lupo "ma stai attenta perché quel cespuglio fetido che stai calpestando altro non è se non la testa della strega Tubinga." Quando la strega malvagia si risvegliò ella le chiese: "So che non hai mai cambiato il destino delle tue vittime, perché?" "Nessuno me lo ha mai chiesto…" rispose la vecchia e pronunciò le parole magiche per annientare il sortilegio della paura. "Ora non faccio più paura a nessuno!" squittì la bambina. "Ehm, no, cara, in compenso ti ho trasformata per errore in un topo muschiato e non so come guarirti da tale magia…" La bella topina piangeva a dirotto, quando la vecchia ebbe l’idea giusta: "Trasferirò l’incantesimo ad Albolo che è stronzo perché mi ha fatto fare la figura della vecchia rincoglionita e cattiva per giunta!" "Tanto non se ne accorgerà nessuno" convenne finalmente sorridente l’ex fanciulla triste. Come si diffuse la notizia della sua guarigione, tutti i giovani del villaggio accorsero per ammirare l’innocua ragazza e corteggiarla. Tornarono anche i familiari e gli amici dalle terre lontane e furono indetti 3 anni di festa. La fanciulla, che aveva imparato quanto è importante non abbandonare mai la speranza e la propria stima, si sposò con il suo principe azzurro e misero al mondo 12 paffuti bimbi. E così, come da copione, vissero tutti felici e contenti. Tranne uno. Squit!


2 commenti:

  1. È' fantastica!!!Dai topino ....hai fatto la muta?!
    Altra storia,altra storia...
    Elisa

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  2. porca miseria albolo... e adesso?

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