venerdì 16 maggio 2014

Filastrocca del tempo che va

Mi guardo allo specchio
e mi scopro già vecchio,
con crepe irradiate
dall'occhio all'orecchio.
Stagioni passate
vissute, sprecate
tra ciclici cieli
ritornano ingrate.
Ma al posto dei seri 
pensieri cui aneli,
con degno rispetto
considero i peli
e mentre rifletto,
con un attrezzetto,
estirpo i canuti
dal pube e dal petto!
(Invece i cresciuti
più in alto, più astuti,
l'han fatta finita
e tanti saluti!)

Che beffa inaudita,
assurda la vita,
io polpa fanciulla
in zucca avvizzita,
infante da culla
con corpo che incurva,
passito d'annata
che non sa di nulla!
Gran voglia immutata
di giochi e agognata
età da pensione,
passione passata...

Orrenda visione:
cappello e bastone
e finti trofei...
ma con confusione
tra quest'anni miei,
io poi non vorrei
trovarmi stravecchio
davanti ai licei.


4 commenti:

  1. Ciao Albolo! è tanto carina la tua filastrocca, ma proprio tanto. Peccato che leggerla qualche giorno dopo aver compiuto il mio trentesimo compleanno non è il massimo...mi sento vecchia pure io!

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  2. Che brutto tasto !! E pensare che ho sempre sostenuto che ci vuole serenità ed equilibrio accettando gli anni che avanzano. Poi quando quelli avanzano di brutto e ti accorgi che quei primi lievi segni che avevi nel viso stanno aumentando e diventano segni sempre più profondi, tenti di tutto per fermarli, ben sapendo che non ci riuscirai. Per non parlare di tutto il resto.
    Altroché equilibrio !! Ti destabilizza vedere l'immagine riflessa nello specchio e realizzare che non sei più quella di una volta. E, mannaggia a me, ho pure paura della chirurgia plastica, altrimenti un po' di sana manipolazione me la sarei già fatta fare. ..Mi rimane la gran voglia di giocare, basterà ?
    Ciao Albolo. Buona serata. Marilena

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