martedì 19 febbraio 2013

Giragiò

tratto da ilmondodialbolo, 3 luglio 2008


"Oh che bello il gira-giò, oh che bello il gira-giò!" Così, bambino, solevo esprimere il mio gradimento all’emozionante ed ineffabile vista di una betoniera. Lo so, non capita a tutti i bambini di manifestare tanto entusiasmo per i prodigi della meccanica ma io, all’epoca, ero in pace con me stesso, per cui non mi vergognavo affatto di "accendermi" innanzi ad una locomotiva, ad un traghetto, ad un trattore agricolo. Ma, così dicendo, sembra che fossi sensibile esclusivamente al fascino dell’opera dell’uomo. Non è così, tutt’altro! Mi emozionavo per molte cose, allora; magari facevo di tutto per non darlo a vedere ma mi emozionavo! Per un’alba (le rare volte che è capitato), un prato fiorito e, soprattutto, per gli animali.
Così per me "chicchidrillo" era il rospo che spuntava tra la vegetazione, "cunga" erano i funghi che scorgevo in un bosco di montagna e "altre cose" erano altre cose, non è che posso stare tutta la sera a pensare come mi esprimevo quando conoscevo in tutto sei vocaboli!
Gli animali erano i miei migliori amici: accarezzavo le galline e i conigli di mio nonno e poi gatti e cani in quantità, anche se non stretti da vincoli "familiari". Ricordo che quando i miei mi hanno intimato di salutare chiunque incontrassi, dato che ero solito essere scontroso, io ho iniziato a salutare proprio gli animali ("Ciao cane", "Ciao gatto" dicevo incrociando ogni esemplare di quelle specie) ma ho continuato a perseverare nel mio sospetto verso il genere umano, indegno oggi come allora del mio saluto.

Almeno loro (gli animali, dico) non mi trattavano come un bambino. O come un idiota. Le persone sì. Avevo, allora, un trascurabile difetto di pronunzia per cui il mare "mosso" diventava sistematicamente un mare "moffo". Questo faceva – chissà poi perché - sbellicare gli astanti a tal punto che, con un passaparola mai visto prima , mi ritrovai a dover rispondere più volte al giorno alla domanda "Com’era il mare ieri?" (ed io: "moffo"). Dal momento, però, che io ero sì bambino ma non deficiente, un giorno mi stancai e, con somma delusione della zia di ennesimo grado di turno, risposi :"Pieno di onde". Evvaffanculo!


3 commenti:

  1. Fantastico!!! Quando ce vo c'è vo!
    Domani torno!!!
    Ciao Elisa

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  2. non avrai mica smesso di salutare gli animali?
    a me piace dialogare con cani e gatti,ed anche a loro...,ma specialmente ai gatti,loro sono più socievoli,lucertole non se ne parla,zitte stanno,sempre,non riesci a cavargli una parola di bocca.
    albolo mi raccomando veglia sempre su di me,oppure fammi venire in vacanza ad albolandia

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  3. Ciao Albolo, passavo di qua e ho scoperto che mi ero persa questa chicca. Eri un genio già da bambino. A presto!

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