Alla
stazione di Montuolo il treno non ferma più. Scivola via con la sua
disarmante pigrizia, strisciando sui rovi bagnati e invadenti in questo
spettro di settembre. Eppure un tempo ci sarà pur stato qualcuno ad
aspettare un convoglio e una voce da grammofono avrà pur scandito le
altisonanti parole: "Montuolo, stazione di Montuolo!". Oggi no e seduto
sulla panchina, davanti a vetri infranti e proprio sotto le lettere in
rilievo che battezzano la località, c’è un bambino vagamente obeso che
guarda i treni che non fermano. Io non riesco a trattenere un velato
ghigno sotto i baffi.
"Lasciamo
perdere il fatto che i baffi non li hai, comunque il ghigno beffardo te
lo potevi anche risparmiare! Credi di poter passare di qua e ridere del
nome del mio paese senza treni? Fatti un esame di coscienza: stai
raccontando una cosa senza senso e di nessun interesse! A chi credi
possa importare di leggere riguardo ad una stazione fantasma e un
bambino (sorvolo sull’appellativo "obeso") che non ha niente da fare?
Considera la tua pochezza: non sei in grado di costruire storie. In
quello che racconti non c’è una trama, non succede nulla, proprio come
nella tua vita reale. Avresti potuto perlomeno narrare della tragica
fine di mia nonna, in concomitanza del primo treno che non si fermò, o
dei nubifragi dello scorso autunno…le disgrazie sono molto premiate
dagli ascolti! E invece niente, ti stai rigirando attorno a un grappolo
di parole inutili, senza scampo. Sei patetico."
Ciccione di un ciccione ... (di un bambino rompiballe)... : )
RispondiEliminaPerò il bambino "diversamentemagro" è sincero...dove sono i tuoi baffi?!
RispondiEliminae io che già mi immaginavo abiti settecenteschi (ma c'erano i treni nel '700?) calessi e echi di risate... Sono certa che senza treni quel bimbetto diventerà magrissimo, forse troppo.
RispondiEliminabellissima. la mia preferita in assoluto! W montuolo!!!
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